Diamo a Cesare ciò che è di Cesare...
Qualora ognuno di noi si trovi a dover
giudicare qualcosa, qualcuno, un'idea, un'ideologia, un movimento,
un'istituzione si troverà, suo malgrado, a dover separare sui
due piatti della bilancia ciò che di positivo vi può
essere da ciò che invece vi sarà di sbagliato per poi
osservare da che parte pende l'ago.
Succede così con tutto, anche
con la religione e l'istituzione che la rappresenta, nella
fattispecie quella cattolica; sebbene ai miei occhi il piatto dei
valori sia sempre stracolmo, sarebbe da parte mia ipocrita non
accorgermi delle presenze nell'altro piatto.
È già successo, ad
esempio, con lo “scandalo” ICI, perchè edifici intestati
alla curia utilizzati a scopo di lucro (uffici, negozi, biblioteche,
locali, abitazioni) non dovevano pagare l'odiata tassa? Tutto a
posto(?) MrB l'ha tolta, niente più discussioni, più o
meno.
Ora però nella porcata, pardon
legge sulla sicurezza vi entra una norma che definire strana è
poco, prevederebbe infatti che
qualora emergesse un reato nei confronti di un sacerdote,
bisognerebbe immediatamente avvertire il vescovo, e allorchè
il reato fosse a carico di un vescovo ne dovrebbe essere ragguagliato
il Vaticano.
In
questi anni i processi che hanno interessato preti e prelati e che
più hanno suscitato scandalo riguardano reati sessuali,
soprattutto pedofilia, e in tutto ciò il comportamento delle
alte cariche ecclesiastiche non si può certamente definire
limpido; il continuo tentativo di mettere tutto a tacere, lo sforzo
di screditare eventuali accusatori non ha fatto altro che gettare
vergogna sulla Chiesa stessa, un comportamento più
trasparente, una giusta e tempestiva condanna di tali reali, l'aver
consegnato i colpevoli alla giustizia terrena (oltre che a quella
divina) gli avrebbe permesso di salvare la faccia, purtroppo così
non è stato e i fedeli continuano ad allontanarsi disillusi ed
anzi si viene agevolato il lavoro dei dissacratori che fanno di tutta
l'erba un fascio.
Così,
invece di cambiare rotta cosa succede? viene confezionata una legge
ad hoc per continuare con le vecchie abitudini. Mi direte ma cosa
c'entra la Chiesa con una legge del parlamento? Miei cari, Silvietto
possiamo chiamarlo come vogliamo ma non certo sprovveduto, quella
norma non è certo piovuta dal cielo ma gli sarà stata
richiesta da qualche suo amico prete, o magari anche di più,
ergo...
MelGigi
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